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mercoledì 14 settembre 2011

Devics Interview



Quando si riescono a superare gli sterili confini di un genere, andando oltre le barriere che limitano stili e correnti, si è in grado di dare vita ad opere che lasciano trasparire il piacere della composizione oltre che quello, rigoroso e spesso monotono, della ricerca.  I Devics, band californiana composta dalla vocalist Sara Lov e dal polistrumentista Dustin O’ Halloran, raggiungono naturalmente questo risultato. Push the Heart è il nuovo loro album, pubblicato a tre anni di distanza dallo splendido The Stars at Saint Andrea. I due artisti americani frequentano spesso l’Italia. Le influenze della cultura europea sono abbondantemente percepibili nella loro musica. Stilisticamente non è semplice trovare punti di riferimento per descrivere le loro creazioni; a volte è percepibile una somiglianza con gli ultimi Cocteau Twins o con il lato più romantico di David Sylvian . Il suono è sempre delicato ed ammaliante. La voce di Sara Lov, così intensa e magnetica, riesce ad attraversare l’anima e raggiungere i nostri cuori. I colori della loro musica sono quelli tipici del crepuscolo e delle stagioni autunnali. L’eleganza espressiva che scaturisce già ad un primo ascolto di Push the Heart è sorprendente  quanto esaltante. Incontro Sara Lov e Dustin O’Halloran per cercare di conoscere la natura di siffatta bontà  creativa; la semplicità dei due è una delle tante pregevoli qualità che permettono un tale successo. Ditemi qualcosa dei Devics; se doveste presentarvi a chi non vi conosce…”Per lo più siamo Io e Dustin, ma anche, alcune volte, si uniscono a noi Ed Maxwell, Ted Liscinski, Scott McPherson, Michael Jerome ed altri ancora. Io e Dustin ci siamo incontrati nel 1991 all’Università in un corso di arte. Abbiamo cominciato a fare musica insieme con la nostra propria Label, la Splinter Records, realizzando il nostro primo cd/demo, nel 1996.   Nel 2001 è stato pubblicato dalla Bella Union l’album My beautiful sinking ship . Sempre attraverso  la label Bella Union abbiamo proposto la nostra musica in Europa, firmando invece con la Filter US recordings per gli USA.” Risiedete spesso in Europa? “ Ci siamo trasferiti in Italia nel 2001, programmando di restarci per un anno. Io ci sono rimasta per due anni, mentre Dustin vive ancora in Italia. Ho ancora la mia casa in Italia, dove trascorro sei mesi all’anno; dipende anche da quello che andremo a fare.” Che differenze percepite,artisticamente e culturalmente, tra le tendenze espressive europee e quelle nord americane. “ Io penso che le persone sono sempre uguali indipendentemente dal luogo di residenza, e comunque non ho una ampia visione di differenze culturali, perché ho realizzato di  aver incontrato sempre lo stesso tipo di gente, in qualsiasi posto sia andata”. Trovate un pubblico più attento al vostro lavoro in Europa o Nord America? “Penso che in Europa il pubblico è molto migliore, anche se in alcune parti degli Usa è buono”. E' stata, giustamente, rivalutata gran parte della musica che ha caratterizzato gli anni 80 e 90. Voi cosa ne pensate. Siete stati influenzati da qualche nome o movimento in particolare di quegli anni?. “ Quello era il  tempo in cui scorpivo la musica. Tutto per me è cominciato con  Cocteau Twins,  Smiths e Billie Holiday, che, anche se molto più vecchia, ho scoperto in quegli anni; ma anche  Nick Cave, Tom Waits,  Pixies, Pj Harvey e tanti, tanti altri ancora , troppi da scrivere qui”. Come Devics, o anche come solisti, avete progetti? “ Si. Presto, quando avremo del tempo, cominceremo a lavorare ad un altro album, ma ci potrebbe volere un po’. Dustin sta per realizzare il suo secondo album di piano solo; tre brani di questo disco faranno parte della colonna sonora del film di Sofia Coppola, Maria Antonietta. Io sto anche  per pubblicare un disco da solista per cui avevo  cominciato a lavorare, ma i Devics hanno preso gran parte del mio tempo, non lasciandomi spazio per completarlo”. I devics disegnano egregiamente il nuovo volto del pop colto attuale. La loro è la musica del nostro tempo.


 


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