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venerdì 7 ottobre 2011

Carnage- Regia: Roman Polansky

Interpreti: Jodie Foster, Kate Winslet, Christoph Waltz, John C. Reilly
Durata: h 1.19 Nazionalità: Francia, Germania, Polonia, Spagna, 2011
Genere: drammatico


Polanski non sbaglia un colpo e, dopo il magnifico e plumbeo
"L'uomo nell'Ombra" (2010), torna sul grande schermo con una
trasposizione cinematografica dell'opera teatrale "Il Dio del Massacro",
di Yasmina Reza.
Un prodotto costruito su riprese taglienti, secche, veloci ed
imprevedibili, incastonate all'interno di un comunissimo salotto
con vista metropolitana-imbarazzante come il Regista, con una telecamera
ed un'unica stanza, sia riuscito, in maniera impeccabile, a rendere
il tutto così fresco e appetibile, distante da qualsivoglia noia sintomatica -.
 La dinamicità si riflette negli sguardi e negli intelligenti dialoghi.
Un film ricco di viscerale gestualità, componente teatrale intatta che
si rivela un gradito valore aggiunto. Tutto è al suo posto, ordinato,
come su di un palcoscenico.

"- Zackary Cowen, di 11 anni, armato di un bastone.

- Armato?

- Michael, come si potrebbe dire? Meglio impugnava o che aveva un bastone?

- Aveva, sì."

79 minuti d'essenzialità durante i quali due famiglie borghesi si
confronteranno, ricercando una soluzione, civile e pacifica, al
piccolo inconveniente scoppiato tra i rispettivi figli.
Ecco che, scattato il pretesto, ha inizio la carneficina e, in breve,
le due compagini newyorkesi (Jodie Foster e Christoph Waltz, da una parte,
Kate Winslet e John C. Reilly, dall'altra) si affronteranno sui più
disparati argomenti, mettendo in luce le intime e fragili strutture
delle loro convivenze, rinfacciandosi l'un l'altro, come veri e propri
bambini, le rispettive responsabilità genitoriali e matrimoniali,
sottolineando ogni vocabolo con acidità uterina, ribaltando l'apparente
perbenismo insito nelle famiglie e deviandolo verso una più modesta
mediocrità suburbana. Capovolgimenti repentini e riappacificazioni
farciti da un'ironia fredda, quasi britannica, interpretazioni eccelse
ed una magistrale Kate Winslet, ormai antologica!
«Sono contenta che mio figlio abbia pestato il vostro, e vaffanculo ai
diritti umani», così esordisce "Doodle" Nancy Cowan (Kate Winslet), dopo
aver stravolto la glaciale armonia nel salotto dei Longstreet.
Esplode l'universo erudito, trascinato, dai suoi stessi esponenti, verso
una violenta e grottesca regressione allo stadio infantile. Un godurioso
ed irriverente capolavoro.
 

Voto: 9

Vik



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